"Nella valle del Callo Rado un grandissimo nubifragio aveva fatto crollare una enorme strato di parete rocciosa nel fiume che prendeva il nome della valle in cui scorreva (spiegato "omonimo", nota di nonno n.d.n.*). Il corso d'acqua, dal verde limpido che era, si era trasformato in un limaccioso e tumultuoso pasticcio di melma rossastra e acqua..."