L'ultimo giorno dell'anno si alzò presto al mattino; sapeva di essere il solo rimasto e voleva godersi appieno il suo rimasuglio di tempo...

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Fine Anno

  L'ultimo giorno dell'anno si alzò presto al mattino; sapeva di essere il solo rimasto e voleva godersi appieno il suo rimasuglio di tempo.

  Si immerse nel vapore di brina solvente, si specchiò nel ghiacciaio vicino, pettinò i pochi capelli rimasti strisciando a volo radente le cime di una macchia sopita di pini. Per colazione staccò uno spicchio d'arancia dell'aurora nascente e lo intinse nei colori del lago antistante. Poi si stese sull'orizzonte del mondo.

  Supino e sospeso tra il cielo e la terra, trascorse il resto delle sue ore a pensare ai tanti fratelli perduti, ai dolci ricordi svaniti, ai momenti di profondo dolore mischiati alle gioie da raccontare.

  Non si accorse che calava la notte col suo muto richiamo:

  «Sta finendo il tuo tempo, devi andare fai piano…» 

Uno schiamazzo deciso. Era il nuovo anno in arrivo! 

Con le forze rimaste si voltò un poco di lato; una lieve torsione di schiena… così, in un attimo, chiuse la scena.


© Cesare Ferrari

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