Quando sarò pianista mi sorgerà emozione veder premuti tasti tornare ai loro posti; le mani, come ragni, cercare mosche in suoni per affidare al vento disperse attenuazioni...
Quando sarò...
Quando sarò pianista mi sorgerà emozione veder premuti tasti tornare ai loro posti; le mani, come ragni, cercare mosche in suoni per affidare al vento disperse attenuazioni.
Quando sarò cantante indugerò a vibrare arpeggi nella voce, per vincere le pene d’ogni perduto nome.
Quando sarò pittore dipingerò il mio mito e scioglierò in colori i fumi della vita.
Quando sarò poeta vivrò sospesi versi, a loro affiderò segreti nudi, completamente tersi.
Quando sarò scrittore sarà con me una musa aperta nel sorriso: forcine di aggettivi nei capelli, azzurri accenti gli occhi, novelle sulle labbra, sussurri nelle notti.
© Cesare Ferrari